La produzione di vetro float è un processo energivoro, ma molti dei nostri prodotti, una volta utilizzati negli edifici, servono a ridurne il consumo energetico. Quando si valuta l’impatto ambientale è importante considerare questo bilancio globale.
Gli aspetti energetici sono fondamentali per l'industria del vetro per l'edilizia, in quanto possono essi stessi dare un contributo importante alla lotta contro il cambiamento climatico. I diversi tipi di vetro sviluppati dal Gruppo NSG nel corso degli anni, in particolare i vetri bassoemissivi e i vetri a controllo solare, riducono significativamente la necessità di riscaldamento e raffreddamento degli edifici, riducendo così il consumo energetico e le relative emissioni di anidride carbonica (CO₂).
La crescente tendenza nelle zone calde, complice una maggiore disponibilità di reddito, è quella di installare l'aria condizionata, che comporta un elevato dispendio energetico e di carbonio. In questo caso, l'obiettivo primario è quello di lasciare il calore all’esterno. Gli edifici, residenziali e non, che utilizzano più energia del necessario per raffrescare gli ambienti, sono una delle principali cause evitabili di emissione di CO₂. Il vetro a controllo solare consente alla luce solare di passare, lasciando gran parte del calore all’esterno; lo spazio interno rimane luminoso e molto più fresco di quanto lo sarebbe se si utilizzasse un vetro normale.
È stato quantificato l'enorme potenziale di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni di CO2 che si avrebbe se, in Europa, si utilizzassero vetri ad alte prestazioni.
Su incarico dell'associazione europea dei produttori di vetro piano, di cui NSG Group è membro attivo, l'istituto scientifico olandese TNO ha realizzato un modello completo. La ricerca riporta i risparmi energetici e di CO2 che si avrebbero per gli stati membri dell’UE entro il 2030 e 2050, se si diminuisse l’uso dei sistemi di riscaldamento e raffreddamento degli edifici.
Lo studio ha rilevato che, se tutti gli edifici in Europa fossero dotati di finestre con vetri ad alte prestazioni:
- 75 Mtep1 di energia potrebbero essere risparmiati ogni anno, il che equivale a una riduzione del consumo energetico degli edifici di quasi il 30%.
- Quasi la metà di questi risparmi energetici può essere realizzata in 10 anni, raddoppiando il tasso di rinnovamento annuale delle finestre
- Si potrebbero evitare fino a 94 milioni di tonnellate di emissioni di CO2 all'anno.
(1 Mtep è un milione di tonnellate di petrolio equivalente)
I risultati di questa ricerca sottolineano la necessità che sia le politiche europee che nazionali mettano al primo posto l'efficienza energetica, puntando al rinnovo del nostro patrimonio edilizio utilizzando vetri ad alte prestazioni, oggi disponibili su mercato.
Maggiori informazioni su questo studio, compresa la ripartizione per paese, sono disponibili nella pubblicazione Glass for Europe "Glazing Potential" a questo link.